Le conseguenze di un sistema energetico “non sostenibile”
Ormai è sotto gli occhi di tutti: stiamo assistendo a una vera e propria crisi energetica che sta colpendo pesantemente l’Europa intera, dalle famiglie alle imprese. Il tessuto imprenditoriale produttivo italiano in particolare, si sta scontrando con i costi dell’energia che aumentano costantemente di giorno in giorno. Perché si è arrivati ad un rialzo del costo dell’energia così elevato?
Al di là delle ragioni geopolitiche, che vedono la guerra, l’inflazione e la pandemia come principali determinanti dell’aumento del prezzo del gas, il problema sostanziale riguarda uno specifico tipo di energia, ossia i combustibili fossili. Se dovessimo individuare un sistema energetico “sostenibile” (da qualunque punto di vista, da quello economico a quello ambientale ), è chiaro che nel lungo periodo siano necessari interventi che incentivino l’uso delle energie rinnovabili, ossia quelle fonti energetiche che, a differenza delle fonti di energia non rinnovabili (come per l’appunto i combustibili fossili), non inquinano e non si esauriscono, in quanto integranti in cicli naturali, ad esempio, la luce solare, il vento, le maree e il calore geotermico e, di conseguenza, hanno la capacità di rigenerarsi. Risulta dunque evidente la necessità di investire in misura sostanziale nelle energie rinnovabili in quanto la richiesta di energia pulita, a basso costo e prodotta localmente, sta aumentando in misura esponenziale.
Per assecondare le necessità attuali di contenimento dei costi dell’energia e al contempo favorire la diffusione di un sistema energetico sostenibile, l’Unione Europa sta accelerando la transizione energetica puntando principalmente su 3 fattori:
– il risparmio energetico, per la razionalizzazione delle risorse;
– la diversificazione delle fonti di energia fossile a favore di fornitori locali e affidabili, per favorire l’indipendenza da altri Paesi;
– l’investimento sulle energie rinnovabili, per valorizzare un sistema sostenibile e a basso impatto ambientale.
Risparmio energetico e prezzo del gas: obiettivi e soluzioni
Il caro bollette sta colpendo tutti, da imprese (hotel, strutture alberghiere, ristoranti, società di consulenza, imprese artigiane e grandi imprese) fino ai privati. Come attuare delle soluzioni per temperare il prezzo del gas e dell’energia?
Se nel breve periodo ci si dovrà concentrare tempestivamente sul risparmio energetico e il razionamento delle risorse, nel lungo periodo, al fine di incrementare l’autosufficienza energetica e la decarbonizzazione, ad avere un ruolo chiave sarà l’energia condivisa, il cui impatto sarà determinante nella realizzazione di sistemi energetici flessibili e sostenibili. Davanti a questo scenario, si proiettano strumenti come l’utilizzo del tetto per generare energia rinnovabile, il fotovoltaico, la condivisione di spazi comuni, l’installazione di tetti verdi o con isolamento naturale, la domotizzazione degli impianti luminosi, l’elettrificazione degli impianti, soluzioni di accumulo, gestione efficiente della domanda e dell’offerta e il risparmio energetico dell’edificio.
Il processo della transizione energetica, però, non sarà breve e pensare di puntare esclusivamente sulle energie rinnovabili e l’energia comune è piuttosto irrealistico nel breve periodo. Dunque, vanno attuate fin da subito degli accorgimenti per risparmiare energia e abbattere i costi delle bollette. Vediamo quali.
Come risparmiare energia: 5 consigli utili
1) Scegliere l’offerta più adatta al proprio stile di consumo: vari operatori forniscono energia 100% da fonti rinnovabili a prezzi bassi e bloccati per 12 mesi;
2) Scegliere impianti (e possibilmente edifici) con una buona classe energetica e a basso consumo, possibilmente in classe A;
3) Ridurre i consumi energetici ed evitare consumi non necessari, ad esempio usare con moderazione il condizionatore, spegnere le luci quando non necessario (sfruttando la luce naturale), staccare le prese di smartphone, tablet e altri strumenti e installare le luci a LED;
4) Utilizzare in maniera efficiente lo strumento: ad esempio, riempire al massimo la lavatrice, limitando così il numero di lavaggi e l’energia consumata, e optare per la funzione “risparmio energetico” e “stand-by”;
5) Abbassare la temperatura degli impianti di riscaldamento: infatti, maggiore è la temperatura, maggiore sarà il dispendo economico;
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Se sei rimasto incuriosito dal tema dell’energia rinnovabile e vorresti iniziare a implementare e comunicare le politiche di sostenibilità della tua struttura turistica, rimani aggiornato per scoprire le nostre prossime novità!
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